SE LA POSIZIONE FISCALE E’ REGOLARE, IL CONTRIBUENTE DEVE SAPERLO

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Cambia lo Statuto del Contribuente: con il comma 5-bis inserito nell’art. 6 della legge n. 212/2000, il decreto Semplificazioni (art. 6-bis, comma 1, D.L. n. 73/2022) ha modificato lo Statuto del contribuente e introdotto per l’Amministrazione finanziaria l’obbligo di comunicare al contribuente la conclusione con esito negativo dell’attività istruttoria di controllo qualora non siano emersi elementi per procedere all’accertamento sostanziale.
Rimangono fuori dalla novità l’attività di liquidazione prevista per le dichiarazioni dei redditi e IVA disciplinata per i controlli automatizzati (art. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973 e art. 54-bis D.P.R. n. 633/1972) e la comunicazione dell'esito negativo della procedura di controllo non pregiudicherà l'esercizio di un eventuale ulteriore azione accertatrice dell'Amministrazione finanziaria.

Come noto, ad oggi, a seguito della richiesta di dati e notizie finalizzate all’accertamento “a tavolino” nei confronti di un contribuente al quale non venga poi notificato un successivo qualsiasi atto, egli molto spesso nulla più conosce sulla sorte di quelle attività di controllo fino al termine decadenziale della specifica attività accertatrice sul periodo di imposta di riferimento.

Ad esempio, per la dichiarazione dei redditi presentata l'anno 2016 (REDDITI 2017)i termini di accertamento, ordinariamente in scadenza al 31 dicembre 2021, slitteranno al 26 marzo 2022 e solo con il decorso di detta data il contribuente avrebbe indirettamente appreso di essere risultato regolare al controllo.

Con la novità del decreto Semplificazioni, invece, entro 60 giorni dal termine dell’attività istruttoria di controllo, qualora un "nulla da segnalare" emergesse dalla stessa, sulle Entrate incomberà il dovere di spedire una comunicazione a mezzo posta elettronica semplice o certificata e sarà un apposito provvedimento a individuare altre modalità attraverso le quali tale comunicazione potrà essere resa, precisandosi che essa potrà anche avvenire anche tramite sms o con l’utilizzo dell’App Io.

Senza dubbio è una previsione di massima civiltà, finalizzata a contrastare il diffuso atteggiamento degli Uffici di trattenere per troppo tempo documentazione già controllata nei propri scaffali anche dopo aver concluso l’istruttoria con esito negativo.
Evitare a molti contribuenti di soggiacere anche per anni al disagio psicologico dell’incertezza sull’esito di un controllo fiscale nei loro confronti appare giusto e doveroso e, finanche, un po' tardivo: ma meglio tardi che mai.

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