La legge sul “Dopo di noi” e i vantaggi fiscali

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Come sempre, dal primo giorno dell'anno è operativa la Legge di Bilancio 2024, che tra le altre misure, introduce o mantiene una serie di misure e stanziamenti destinati ai cittadini più fragili, disabili o malati, e alle loro famiglie.
Così, ad esempio, è stato istituito il Fondo unico per l'inclusione delle persone con disabilità, incrementato il fondo per l'Alzheimer e le demenze e data piena operatività ai LEPS – Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali per soggetti anziani non autosufficienti o con ridotta autonomia.

Oltre a queste, a tutela delle fragilità, nel nostro sistema sono presenti da tempo altre misure e strumenti ancora poco conosciuti, e forse per questo ancora poco utilizzate, che sarebbe opportuno conoscere anche per gli importanti vantaggi fiscali collegati.

La legge 112/2016 sul "Dopo di Noi"
In attuazione dei principi della Costituzione, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, è stata introdotta ed è entrata in vigore il 25 giugno 2016 la legge n. 112/2016 ("Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare") meglio conosciuta come legge sul “Dopo di noi”.

Questo provvedimento ha previsto una serie di strumenti pubblici e privati volti a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave.
Mentre gli strumenti pubblici sono rivolti ai disabili gravi privi del sostegno familiare, al
fine di favorire percorsi di de-istituzionalizzazione (evitando, cioè, il ricovero in istituti) e impedirne l’isolamento, quelli privati hanno come obiettivo la realizzazione di un “programma di vita” del disabile grave, idoneo a soddisfare le sue necessità e bisogni, prevedendo a tal fine importanti sgravi fiscali.

Gli strumenti di intervento privati e i vantaggi fiscali
Per il raggiungimento degli scopi previsti dalla legge sul Dopo di noi, sono stati introdotti importanti agevolazioni ed esenzioni fiscali per gli strumenti di intervento privati e precisamente per:
- le liberalità in denaro o in natura
- la stipula di polizze di assicurazione;
- trust;
- vincoli di destinazione di cui all’art. 2645-ter del codice civile;
- fondi speciali - composti da beni sottoposti a vincolo di destinazione e disciplinati con contratto di affidamento fiduciario - anche a favore di onlus che operano prevalentemente nel settore della beneficenza.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Per le liberalità in denaro o in natura, quindi per donazioni e altri atti a titolo gratuito
effettuati dai privati nei confronti di trust ovvero dei fondi speciali, è prevista la loro deducibilità nel limite elevato al 20% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 100.000 euro annui.

Le polizze assicurative aventi per oggetto il rischio di morte finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave, è possibile detrarre fiscalmente dall'Irpef del premio pagato fino ad euro 750,00.

Con la legge 112/2016 il legislatore ha espressamente previsto la possibilità di costituire un trust per provvedere all’assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave nonché di costituire fondi speciali composti da beni sottoposti a vincolo di destinazione e disciplinati con contratto di affidamento fiduciario anche a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano prevalentemente nel settore della beneficenza, in favore di persone con disabilità grave. Per queste due figure, insieme al vincolo di destinazione (per la realizzazione di interessi “meritevoli di tutela riferibili a per-
sone con disabilità” di cui alla legge n. 51/2006) sono previste l'esenzione dalle imposte sulle successioni e donazioni, l'esenzione dall'imposta di bollo per gli atti, estratti, attestazioni, copie conformi, nonché la previsione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa.

Si tratta di misure fortemente incentivanti, che hanno come obiettivo quello di favorire l'utilizzo e la diffusione di questi importanti strumenti posti a tutela delle persone in condizioni di disabilità grave.

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