COMMERCIALISTI, DA FINE LUGLIO PARTIRANNO I CONTROLLI ANTIRICICLAGGIO “INTERNI”

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Come recentemente affrontato nei nostri convegni del 14 giugno a Brescia e 18 giugno a Padova, da qualche settimana il CNDCEC ha pubblicato le Linee guida per la corretta applicazione delle Regole tecniche in materia di antiriciclaggio, pubblicate il 23 gennaio 2019.

Tali disposizioni saranno vincolanti per tutti gli iscritti obbligati alla predetta disciplina decorsi sei mesi dalla loro pubblicazione e, quindi, entro la fine del prossimo mese di luglio potranno partire anche i controlli da parte dello stesso CNDCEC, in qualità di organismo di autoregolamentazione, ex art. 11 del DLgs. 231/2007, per sanzionare le violazioni degli obblighi dei propri iscritti.

Le nuove Linee guida propongono soluzioni operative, carte di lavoro, check-list, orientamenti interpretativi e finalmente, quindi, i commercialisti hanno indicazioni utili per poter procedere all’adeguata verifica della clientela, tramite una descrizione pratica delle modalità di calcolo del rischio inerente della prestazione e di quello specifico relativo al cliente e alla prestazione richiesta, mentre sono ora meglio chiariti anche i criteri per l’identificazione del titolare effettivo e per lo svolgimento delle diverse misure di adeguata verifica (semplificata, ordinaria e rafforzata), nonché per la conservazione dei dati e delle informazioni.

Un aspetto innovativo e, conseguentemente, molto interessante dell’ottimo lavoro prodotto dal CNDCEC concerne l’elaborazione tecnica rivolta all’autovalutazione del rischio dell’attività dello studio, che consentirà di poter valutare il rischio inerente alla stessa attività professionale e l’analisi dell’adeguatezza dei presidi e degli assetti organizzativi. A quel punto, una volta monitorata l’eventuale vulnerabilità di detti assetti, potrà essere calcolato il rischio residuo per poter senza indugio adottare le opportune azioni per fronteggiare le criticità e per rientrare nei canoni di adeguatezza strutturale ed essere così conformi agli obblighi previsti dalla legge.

Detta autovalutazione del rischio dello studio professionale è oggetto della regola tecnica n. 1, che individua, in attuazione degli artt. 15 e 16 del DLgs. 231/2007, la metodologia per la valutazione del pericolo cui sono esposti i commercialisti destinatari della normativa antiriciclaggio nell’esercizio della loro attività.

Tale autovalutazione dovrà concretizzarsi in un documento da aggiornare con cadenza triennale e che dovrà essere conservato e messo a disposizione delle autorità di vigilanza. Peraltro, nonostante la sua mancata redazione non costituisca ipotesi di violazione direttamente sanzionabile, non vi è alcun dubbio che da una eventuale non predisposizione dello stesso deriveranno conseguenze di un certo rilievo, sia per l’inadeguatezza del presidio manifestata da un professionista che avesse ignorato completamente la prassi dettata dal suo stesso Ordine per adempiere ai suoi obblighi, sia in ragione del fatto che comprovando l’adozione di adeguate procedure di studio per la mitigazione dei rischi di contaminazione dai comportamenti finalizzati al riciclaggio, in caso di contestazioni degli organi di controllo sarà benevola anche la determinazione quantitativa delle sanzioni, ex art. 67, comma 1, lett. g), del DLgs. 231/2007, che terrà conto delle procedure formalizzate per l’individuazione e la riduzione delle criticità riscontrate.

A tal fine, occorrerà classificare (da 1 a 4 punti) il livello di rischio inerente come “non significativo”, “poco significativo”, “abbastanza significativo” e “molto significativo”, in ragione della percentuale di clienti individuati in sede di adeguata verifica come ad alto rischio, ovvero operanti in aree geografiche ritenute ad alto rischio (rispettivamente fino al 10%; dal 10 al 25%; tra il 25 e il 40%; oltre il 40%) ed è lo stesso art. 15 del DLgs. 231/2007 ad imporre ai soggetti obbligati di tenere conto dei seguenti fattori di rischio: tipologia di clientela, area geografica di operatività, canali distributivi (nel caso specifico le modalità di esplicazione della prestazione professionale, anche tramite collaborazioni esterne, corrispondenze, ecc.) e prodotti/servizi offerti.

All’esito dei calcoli proposti dalle Regole Tecniche, qualora il rischio residuo risultasse abbastanza, o molto, significativo, alla elevata vulnerabilità che il presidio evidenzierà dovranno essere immediatamente opposte adeguate ed incisive azioni mitigatrici del rischio.

Per omaggiare i clienti che partecipano agli eventi di Progetto Studio e di Newtronic e per facilitare i compiti di profilatura, abbiamo deciso di mettere a disposizione un foglio di calcolo che servirà a tradurre in concretezza operativa quanto affrontato in quelle giornate e che potrà essere richiesto da tutti i clienti all’Ufficio Marketing di Progetto Studio ove, per coloro che ne avessero necessità, potrà essere inoltrata anche qualsiasi richiesta di consulenza in materia. Buon lavoro!

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