Lo status di esportatore abituale

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A mente dell’art. 1, co. 1, lett. a), del D.L. 746/1983, per ottenere lo status di “esportatore abituale” è necessario aver effettuato nell’anno solare precedente (plafond fisso) o nei dodici mesi precedenti (plafond mobile) un ammontare di esportazioni, o di altre operazioni con l’estero rilevanti, superiore al 10% del volume d’affari “rettificato”.  Due sono, quindi, le variabili in gioco da considerare nella definizione di esportatore abituale, ossia:

  • l’ammontare delle operazioni “con l’estero” effettuate e registrate nell’anno solare precedente (o nei dodici mesi precedenti);
  • il volume d’affari rettificato dell’anno solare precedente (o dei dodici mesi precedenti).

Le operazioni con l’estero che concorrono, in base all’art. 8, co. 2, del DPR 633/72, alla verifica dello status di “esportatore abituale” e alla formazione del relativo plafond sono tutte quelle indicate nel rigo VE30 della dichiarazione IVA annuale.

Diversamente, le operazioni con l’estero che non rilevano per la verifica dello status di “esportatore abituale” e che non concorrono alla formazione del plafond sono quelle riportate nei righi:

  • VE31 (“Operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d'intento”) e;
  • VE32 (“Altre operazioni non imponibili”).

 

OPERAZIONI RILEVANTI PER LA VERIFICA DELLO STATUS DI “ESPORTATORE ABITUALE”

E CHE CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL PLAFOND

OPERAZIONI CHE NON RILEVANO PER LA VERIFICA DELLO STATUS DI “ESPORTATORE ABITUALE” E CHE NON CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL PLAFOND
Natura della fattispecie Norma di riferimento Natura della fattispecie Norma di riferimento
Esportazioni dirette (comprese le cessioni a titolo di consignment Stock al momento del prelievo dal deposito e quelle di beni usati per il margine positivo).  

 

Art. 8, co. 1, lett. a), DPR n.633/72

Cessioni ad esportatori abituali, in base a dichiarazione d’intento. Artt. 8, co. 1, lett. c), 8-bis, co. 2, e 9, co. 2, DPR n. 633/72)
Esportazioni  dirette triangolari. Cessioni a viaggiatori residenti al di fuori del territorio comunitario. Art. 38-quater, co. 1, DPR n.633/72
Esportazioni indirette

(il soggetto non residente provvede ad esportare entro 90  giorni).

Art. 8, co. 1, lett. b), DPR n.633/72 Cessioni di beni in transito o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale. Art. 7-bis, DPR n. 633/72
Cessioni di beni destinati ad essere impiegati nel mare territoriale per la costruzione, riparazione, manutenzione, trasformazione,  equipaggiamento e  rifornimento di piattaforme di perforazione e sfruttamento e per la realizzazione di  collegamenti fra dette piattaforme e la terraferma. Art. 8, co. 5, D.PR n.633/72 Prestazioni di servizi escluse non soggette ad Iva, in quanto rese a soggetti passivi stabiliti in altri Stati. Artt. 7-ter, 7-quater e 7-quinquies, DPR n. 633/72
Cessioni assimilate alle esportazioni effettuate da soggetti per i quali costituiscono l’oggetto principale dell’attività. Art. 8-bis, co. 1,

DPR n. 633/72

Cessioni di beni e relative prestazioni accessorie per finalità umanitarie ad   Amministrazioni dello Stato o ad ONG, che provvedono ad effettuare il trasporto o la spedizione di tali beni all'estero, per scopi umanitari. Art. 14, co. 4 L. 49/87 D.M. 10.3.1988, n. 379
Servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali effettuati da soggetti per i quali costituiscono l’oggetto principale dell’attività. Art. 9, co. 1,

DPR. n. 633/72

Operazioni con lo Stato del Vaticano e la Repubblica di San Marino. Art. 71, co. 1,

DPR n. 633/72

Servizi delle agenzie di viaggio, per tratte al di fuori del territorio comunitario. Art. 74-ter, co. 6, DPR n.633/72
Cessioni di beni a sedi diplomatiche, consolati e comandi militari di altri Stati. Art. 72,

DPR n. 633/72

Quota-parte dei corrispettivi che non costituisce "margine" nelle cessioni di beni usati e coincide con il prezzo di acquisto. Art. 37, co. 1, del D. L. n. 331/93
Cessioni intracomunitarie di beni. Artt. 41, co. 1 e 2, e 58, co. 1,

D.L. n. 331/93

Cessioni di beni destinati ad essere introdotti in depositi IVA. Art. 50-bis, co. 4, lett. c e d, del D. L. n. 331/93
Cessioni intracomunitarie di beni

(es.ITA vende a FR ma su incarico della  medesima consegna i beni a ES).

Art. 41, co. 2, e 58, co. 1,

D.L. n. 331/93

Cessioni di beni custoditi in un deposito IVA e prestazioni di servizi aventi ad oggetto beni ivi custoditi. Art. 50-bis, co. 4, lett. e ed h, del D. L. n. 331/93
Cessioni intracomunitarie interne Triangolari (ITA1 vende a ITA2 ma consegna a FR). Art. 58, co. 1,

D.L. n. 331/93

Trasferimenti da un deposito IVA ad un altro. Art. 50- bis, co. 4, lett. i, del D. L. n. 331/93
Cessioni di beni prelevati da un deposito Iva, con trasporto in un altro Stato comunitario. Art. 50-bis, co. 4, lett. f), D.L. n. 331/93
Cessioni di beni prelevati da un deposito Iva, con trasporto al di fuori del territorio comunitario. Art. 50-bis, co. 4, lett. g), D.L. n. 331/93
Margine non imponibile di esportazioni di beni usati o soggetti al “regime del margine”. Art. 37, co. 1,

D.L. n. 41/95

 

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